Sei una celebrità e non lo sai!

Sei una celebrità e non lo sai!

1 Ottobre 2020 Blog 0
Sei una celebrity e non lo sai! | Cristian Parrella

Forse non lo sai, ma sei una celebrity, sebbene il tuo conto corrente possa smentire la mia affermazione, questo articolo potrebbe farti rivalutare la questione…

Reale vs Virtuale:1-1

La società in cui viviamo è divenuta da anni una realtà altamente connessa alla rete, un luogo in cui ognuno di noi ha una duplice identità costituita da una vita reale e da una vita virtuale.

L’esistenza di questi due mondi ha creato la necessità non più rimandabile di gestirli insieme, non solo per esigenze commerciali o politiche, ma anche per questioni di reputazione, di immagine o di credibilità.

Se la percezione di te stesso non rispecchia la realtà, se hai poca autostima oppure ti senti spavaldo e soffri di un ego smisurato, devi sapere che il web e i social possono diventare strumenti di comunicazione altamente negativi per la tua reputazione sia a livello sociale e locale che a livello lavorativo.

Maggiore sarà la distanza tra chi sei e chi cerchi di sembrare, maggiore sarà l’effetto negativo sulla tua immagine e sulla tua reputazione sia online che offline.

“A me non interessano i social, non ho mai usato nemmeno Facebook”

Attenzione: la soluzione non è stare fuori, non è isolarsi, ma conoscere le tecniche base per “sopravvivere”, ricordi Darwin quando diceva che non è la specie più forte che sopravvive, ma la specie che si adatta? Puoi essere il più forte del vicinato e vantarti mentre sei in coda alla posta di essere l’unico dei tuoi amici a non avere mai usato un social, ma non sarà isolandoti che risolverai il problema della reputazione online.

Come si fa a stare bene sul web?

Quando sei sul web o su una piattaforma social hai una grande libertà: la libertà di narrare te stesso e la corrispondente libertà di non farlo. Non è necessario pubblicare ogni mattina un gattino glitterato che augura il buongiorno o una tazzina di caffè, non è necessario abboccare quotidianamente alla fake-news di turno sulla Boldrini o su Salvini, ma soprattutto non è necessario pubblicare immediatamente le tue reazioni a caldo riguardo un contenuto che ti ha colpito. Lo sai perchè?

Perchè a differenza della vita reale, dove siamo abituati a una comunicazione volatile cioè che ci permette di avere atteggiamenti e comportamenti diversi in base al contesto, alle persone con cui ci rapportiamo, al momento della giornata o all’umore, quando siamo online dobbiamo ricordare che ogni nostra manifestazione resta impressa come una fotografia, immortalata nell’archivio globale, a disposizione di altre letture magari a distanza di tempo o in contesti diversi in cui non avremmo voluto o dovuto comparire.

Mettiamo il caso in cui dopo aver detto peste e corna di qualcosa, tu abbia cambiato punto di vista su quell’argomento; dicono che gli anni ci rendano più saggi, meglio non avere prove della propria stupidità passata. 

Sei una celebrity anche se non vuoi: le tue imprese resteranno in rete, anche quando te ne sarai dimenticato e potrebbero riemergere dalle nebbie del tempo in perfetto orario per farti fare una figuraccia con un datore di lavoro, con un dipendente, con un elettore o con tuo figlio.

Pubblico e privato: un confine dove la dogana non esiste più

Un aspetto che quasi nessuno valuta attentamente (sia persone che aziende, sia istituzioni che figure pubbliche) è la quantità di informazioni che ci sono sul web riguardo ognuno di noi. Non dipende dall’età o dalla condizione sociale, non dipende dal credo politico o dalla squadra di calcio, che tu lo voglia o no sei in rete, talvolta anche senza il tuo consenso esplicito.

Non pensare soltanto a foto compromettenti o alla prova che hai tradito la tua fidanzatina delle superiori, non fissarti su contenuti che qualche entità malvagia potrebbe averti rubato, la maggior parte dei contenuti online sono stati caricati direttamente da te.

Quando posti una foto mentre sei all’happy hour in spiaggia pensi che la vedranno solo i tuoi amici, accumulerai i tuoi like e te ne dimenticherai presto, magari avrai anche impostato la privacy per impedire visite non autorizzate, ma quella stessa foto potrebbe venire inoltrata dai tuoi contatti e riemergere un domani in sede di colloquio, o prima della causa di separazione o quando qualcuno cerca informazioni su di te per capire chi sei realmente e non chi vuoi sembrare.

Con le parole l’effetto è ancora più incontrollabile: ad esempio, quando sei con i tuoi amici più intimi usi parolacce o imprecazioni? Usi termini offensivi? Usi modi di dire razzisti o sessisti? Ti lasci andare all’estremismo o all’intolleranza?

Attenzione, le tue parole, le tue imprecazioni sotto la fake-news del giorno potrebbero giungere alle persone sbagliate come il tuo capoufficio o un potenziale cliente e diventare una pessimo biglietto da visita e tutto questo potrebbe basarsi su frasi scritte direttamente da te!

Chiedi a Google

Ti lascio con un suggerimento: cerca il tuo nome su Google e scopri cosa conosce la rete di te, sicuramente la maggior parte saranno contenuti non pericolosi, alcuni saranno tuoi omonimi, ma è bene che tu sia informato in caso un domani qualcuno a cui tieni sul piano lavorativo, affettivo o sociale ti chieda spiegazioni, così da essere preparato alla risposta.

Non subire passivamente gli eventi, mettiti avanti, e se vuoi approfondire il tema per la tua attività o per le tue relazioni sul web contattami, ti risponderò con piacere.

se questo articolo ti è piaciuto condividilo, sarà utile ad altri 😉