I venditori di “segreti” :)

I venditori di “segreti” :)

14 Novembre 2020 Blog 0
Cristian Parrella - Reputazione web e Politica

Al giorno d’oggi, nell’era del web e delle libere informazioni resto ancora stupito quando qualcuno mi vuole “vendere” i suoi segreti; di più: resto meravigliato che così tante persone non percepiscano quante informazioni e quanto potere sia racchiuso in centinaia di blog, canali youtube e social network liberamente accessibili.

La conoscenza è quasi interamente in rete anche se sono pochi quelli che riescono a captarne il valore.

Non contano quali segreti conosci o quali segreti vogliono venderti, ma come applicare con strategia e tattica le informazioni di cui già disponi.

Ad esempio le tecniche di reputazione web e di cura dell’immagine pubblica usate da chi vince le elezioni in Italia, esattamente come in Germania, nel Regno Unito o in USA non sono strutturate né fondate su fattori razionali o profonde valutazioni analitiche, ma sulle abitudini, sulle attitudini e sulla parte inconscia e istintiva della mente umana.

Il nostro cervello cerca continuamente dimostrazioni per confermare qualcosa che è già consolidato nella parte istintiva.

In altre parole “l’istinto ha ragioni che la ragione non conosce” e cerca così di consolidare le proprie tesi individuando tutti particolari a conferma di quanto già conosciuto: si chiama “bias della conferma” se vuoi cercare in rete, nessun segreto.

Ecco perché quando leggo che c’è ancora qualcuno che vuole vendere i suoi segreti nell’era del web finisco sempre con il sorridere.

Il motivo è che il vero merito delle persone vincenti non consiste nel possesso di “segreti” ma nel comprenderne il valore ed il potere di queste informazioni e, di conseguenza, nell’avere il coraggio e la determinazione di metterle in pratica.

La maggior parte di noi, pur avendo accesso ad una incalcolabile quantità di informazioni in rete, difficilmente ne comprende il valore.

Ecco perché con i miei clienti ho solo il segreto professionale e nessun altro segreto.

La conoscenza va condivisa, non tenuta prigioniera perché non ci sarà mai un segreto più indecifrabile dell’inerzia della nostra mente.

(in foto la Biblioteca Sala Borsa di Bologna, visitatela, è un posto magnifico!)