Come fa la politica a convincerti? ep.5 –Appropriazione indebita, il trucco per non fare e… il silenzio

Appropriazione indebita
Appropriarsi di un contenuto e farlo proprio; una tecnica che tratta quasi sempre dell’appropriazione indebita di un merito.
Non ti viene l’esempio vero? Te ne faccio uno calcistico: se l’italia vince il mondiale di calcio, la forza politica che in quel momento è al governo pubblica interventi, rilascia interviste e si mostra vincitrice appropriandosi del merito.
Ti faccio un altro esempio più quotidiano: un’azienda risolve un problema su un territorio, o inaugura una nuova infrastruttura.
Arriva il politico di turno che si fotografa sorridente all’inaugurazione deviando di fatto la percezione di merito su di lui. Lui non ha a che vedere con l’azienda che ha realizzato l’opera, ma si atteggia a “eroe” di quella situazione.
In pratica fa leva sul fatto che un avvenimento, chiaramente positivo e di valore, sia avvenuto durante il suo mandato, come se l’autore fosse egli stesso, con tutti i meriti e i benefici di immagine del caso.
Quanti esempi ti sono venuti in mente adesso? eh già.
Il trucco per “non fare”
Una tecnica diffusa per “non fare”, ma senza la figuraccia che accompagna chi non ha mosso un dito per risolvere una situazione: una sorta di “aspetta e spera” della comunicazione.
Quando il nostro politico non vuole prendere una posizione, non vuole agire o più semplicemente non vuole mettere in agenda un’attività, fa leva sulla necessità di avere prima tutti i dati possibili sull’argomento, ben sapendo che si tratta di un’impresa impossibile e irrealizzabile.
Passiamo all’esempio: c’è un brutto incrocio in paese: le persone chiedono un semaforo o una rotatoria; il nostro politico per evitare di dover dire di NO ai propri elettori, magari già in campagna elettorale, dice di aver bisogno di avere tutti i dati sull’incidentalità della provincia in incroci simili per poter agire al meglio e nell’interesse della collettività ecc ecc.
La mole di dati è talmente grande che allontana in modo apparentemente giustificato, il momento di decidere: un dribbling da campioni.
Il silenzio
La tecnica del silenzio è estremamente diffusa; usato come negazione, come annullamento del problema, il silenzio gioca sia sulla mancata comunicazione che sulla bassissima latenza delle informazioni nella mente degli utenti.
Quando un fatto non viene citato né considerato tende a scomparire nella mente delle persone che non approfondiscono l’argomento. Questa fetta di utenza è talmente estesa che si possono verosimilmente avviare all’oblio la maggior parte degli argomenti “scomodi”.
Quando un politico o un dirigente o un amministratore delegato non trattano assolutamente una tematica a loro vicina, cercano, per effetto della dissoluzione del significato, di far dimenticare l’argomento o, più semplicemente, di farlo apparire poco importante al punto di essere tranquillamente sorvolabile.
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Buona ricerca!